lunedì 2 dicembre 2013

Gelsemium sempervirens

Gelsemium sempervirens è una pianta che fa parte della famiglia delle Loganiacee, un fiore dal profumo piacevole. A livello officinale viene utilizzato il ceppo rizomatoso che contiene tre alcaloidi e l'acido gelsemico. 
Due ricercatori spagnoli Cahen e Moisset dimostrarono che a livello a cardiaco l'effetto fisiologico della droga portava ad una alterazione del ritmo cardiaco dose dipendente, a basse dosi dava tachicardia, mentre a dosi più elevate portava a bradicardia con ipotensione.
Rothlin e Hamet dimostrarono che la gelsemina era l'unico alcaloide ipotensivo, dava midriasi, necrosi dei centri encefalici ed asfissia per paralisi respiratoria, mentre la semprevirina è un veleno convulsivante. L'interessamento del SNC si spiega con la congestione passiva che si evidenzia dagli studi autoptici sulle cavie durante gli esperimenti effettuati nel 1926 da T. Mitchell, il quale dimostro l' interessamento anche degli organi addominali in particolare del fegato, dell'intestino tenue e del rene. Tutto questo confermava ciò che Kent aveva capito, infatti scriveva: " i sintomi di gelsemium sono di natura congestiva poiché la sua iperemia passiva, ora venosa ora arteriosa, è conseguente all'azione del rimedio sui nervi vaso-motori". 
Sintomi chiave anche dal punto di vista omeopatico sono la congestione passiva con uno stato paretico, che a livello nervoso porterà a rallentamento, atonia, stupore, tremore, tachi-bradicardia, annebbiamento della vista fino a una neurite transitoria, perdita repentina dell'udito, ronzii, urine profuse ed abbondanti trasparenti come l' acqua per azione di congestione a livello renale, mucose aride senza bisogno di bere.
Lo stato paretico inizia con astenia generalizzata, debolezza muscolare che rende difficile camminare e muoversi con tremori degli arti e della lingua che risulta pesante ed articola difficilmente le parole, soprattutto durante la febbre, pupille midriatiche, ptosi palpebrale, può presentare anche paresi delle corde vocali con afonia, diarrea improvvisa ed indolore per azione sulla muscolatura intestinale insieme ad incontinenza urinaria, polso lento ed ipotensione.
Anche a livello psichico si assiste a un malato lento e pigro, che teme il movimento, vuole stare tranquillo, ansia e paura, rappresenta l' emotività passiva visto il suo stato astenico. A livello sessuale si potrà manifestare impotenza con eiaculazione senza erezione; aborto per paura.
Tuttavia come in ogni stato di intossicazione prima della fase paralitica si può assistere ad una fase eccitatoria che corrisponde a stati convulsivi accompagnati da tremore e nei quali viene descritta una tendenza suicida con defenestrazione.
Per quanto riguarda le affezioni febbrili potremmo usare gelsemium quando la febbre avrà una evoluzione lenta con prostrazione, debolezza muscolare e tremore, soggetto idrogenoide aggravato dagli stati umidi, dal tabacco, dalle emozioni, dalle paure e dal lavoro mentale che peggiorano lo stato di congestione cerebrale, mentre è migliorato da sostanze eccitanti che agiscono sulla sua lenta circolazione.   
Ricordiamoci che tutti i rimedi omeopatici funzioneranno se si usano nel modo giusto seguendo la legge della similitudine sennò non avranno alcun effetto e in casi di patologie acute, senza pericolo di vita, se non si assiste ad un miglioramento nelle prime 6 ore di assunzione del rimedio è meglio cambiarlo perchè forse non abbiamo bene valutato il quadro sintomatologico.

A presto.   
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